Introduzione al pranayama
- Elena Albanese
- 9 feb 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 5 giorni fa
Pranayama
Respirare è la funzione biologica più importante che facciamo in ogni momento della nostra vita,
IL RESPIRO è IL RITMO DELLA NOSTRA VITA!
Questa azione cosi vitale è esercitata involontariamente dal nostro corpo,ma possiamo attraverso presenza e la consapevolezza far diventare il respiro volontario, e quindi “guidarlo”. Respirare consapevolmente permette di
⁃ “agganciare la mente al corpo”
⁃ amplificare l’efficenza di apporto di ossigeno ad ogni respiro
⁃ Rinvigorire tutto il flusso del sistema energetico
La pratica yoga non è soltanto la performance di Asana, ma nei testi antichi si menziona sempre il pranayama come tecnica Yogica da praticare, prima durante e dopo la pratica di Asana, proprio per prepararci a ricevere al meglio i suoi benefici stessa e per prepararci alla quiete mentale. PRANAYAMA è un termine composto da 2 parole
⁃ PRANA significa energia vitale, ovvero il soffio di vita che è presente in tutte le cose, l’elemento energetico che permette trasformazione crescita e guarigione in ogni essere.
⁃ AYAMA lunghezza, espansione, (in contrapposizione con YAMA che significa controllo, restrizione)
PRANAYAMA è definito l’espansione della forza vitale per mezzo del respiro.
Se iniziamo a prestare attenzione al respiro e cercare di renderlo lento e profondo, osserviamo i movimenti fisici che comporta in 4 momenti che si susseguono sempre nello stesso ordine:
-inspirazione (puraka) quando l’aria dall’esterno entra nei polmoni e fa espandere il torace, il diaframma si abbassa e la pancia “cresce”
-Ritenzione dell’aria dentro (antar kumbaka) quando per un momento più o meno lungo manteniamo l’aria all’interno
-Espirazione (rechaka) quando l’anidride carbonica esce dalle narici e svuotiamo i polmoni coinvolgendo l’addome che si ritrae, il diaframma sale verso l’alto la cassa toracica si restringe
-Ritenzione dell’aria fuori (bahir kumbaka) quando per un momento più o meno lungo tratteniamo l’aria fuori sperimentando l’assenza di aria.
Più impariamo a respirare in modo corretto coinvolgendo tutte le parti del corpo, in queste fasi, più attiviamo il potenziale stesso della respirazione, ossigenando il corpo si attivano processi chimici che alcalinizzano l’organismo in modo efficace per contrastare le infiammazioni e calmando il sistema nervoso . Una respirazione corretta tende a purificare dalle tossine migliorando la circolazione sanguigna attivando il sistema linfatico.
La respirazione consapevole può essere considerato un processo di evoluzione e crescita che ci porta in contatto con il nostro sé più profondo, accresce la consapevolezze delle nostre capacità fisiche, psichiche, purificandoci quindi a livello fisico, mentale ed emotivo.

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